Il vino è una delle invenzioni più riuscite dell’uomo. Ogni varietà ha le sue precise caratteristiche, ciascuno con il suo profumo e gusto. Per esempio avete ne avete mai degustato uno che vi facesse pensare a David Bowie?
Che i sommelier siano molto creativi non è una novità e magari davanti un buon rosso può capitare di ascoltare: “C’è sentore di terra bagnata” piuttosto che “Piacevole questo retrogusto di agrumi e di liquirizia“?
Quelli appena citati sono fra i descrittori più classici che esistono. Quelli che si citano spesso, anche quando il naso non li avverte affatto. Sono gli assi nella manica che corrono in aiuto a tutti, anche ai meno esperti o agli uomini e alle donne ai quali è utile fare scena durante una cena tra amici. Pratici in alcune occasione ma piuttosto convenzionali.
Sarà per questo motivo che alcuni, tra i più autorevoli interpreti del vino in Italia, hanno trovato dei nuovi sentori decisamente più originali da sfoggiare in una conversazione e li hanno
confessati alla vigilia di Vinitaly, il più grande evento in Italia sui vini.
Per esempio Eleonora Guarini, curatrice della guida Vini d’Italia del Gambero Rosso, in un vino rosso campano ha avvertito il profumo di Figurine Panini e così ha descritto quell’incontro: “Un odore molto particolare, non della colla generica, proprio quello unico della colla delle Figurine Panini“.
Del resto è noto che spesso quello che passa per il gusto sfiora la memoria per portarci indietro nel tempo, all’infanzia, quando gli odori sono i primi e restano impressi nella memoria. Quando diventano loro stessi una fotografia, un piccolo filmato in bianco e nero, un sogno dai confini sfumati.
Sarà questa la ragione che ha spinto Fabio Giavedoni, curatore della guida dello Slow Wine, a confessare: “Una volta, in un Verdicchio, ho sentito l’odore che mi penetrava nelle narici di quando, ragazzino, andavo a vedere mio zio giocare a calcio. Tra quei giocatori sentivo un profumo intenso che solo con il tempo ho capito cosa essere canfora. Era presente in un prodotto per scaldare i muscoli. Beh, quello stesso intenso profumo l’ho ritrovato nel Verdicchio, era proprio lui“.
E se Luca Martini, sommelier Ais-Associazione Italiana Sommelier e miglior sommelier al mondo in carica per la World Wine Sommelier Association in un Riesling ha sentito odore di idrocarburo, benzina e petrolio, sicuramente il premio dell’odore più “curioso” va dato alla sommelier Adua Villa.
La Villa ammette: “Sono sempre andata contro la filosofia dei sentori che mettono in imbarazzo e allontano le persone che ti stanno seguendo, ci possono essere, ma sono veramente per grandi intenditori. … Però, confessa, “sono “strana” da un altro punto di vista, mi piace giocare molto sui sillogismi tra la musica ed il vino: David Bowie, eclettico, trasformista, e la sua musica mi fanno ricordare certi vini eclettici, che si trasformano nel bicchiere. Così la gente si diverte di più”.
Paolo Baracchino, libero appassionato degustatore e assaggiatore di Grand Jury Europèen, ammette di aver percepito “odore di sesso sfrenato in un Pinot Meunier in purezza“.
Per chi volesse approfondire l’argomento, può trovare di seguito i sentori più curiosi che i critici e i sommelier hanno confessato. Chissà che qualcuno di voi non ne avverta qualcuno nel proprio calice.
[divider]Vademecum dei sentori insoliti di critici & sommelier [/divider]
Ananasso: “siamo su un altro pianeta”
Benzina: un aroma di idrocarburo e petrolio
Bosco di eucalipto: la terra che interviene nel sentore dell’uva
Canfora: un odore che ricorda il passato
Carruba birmana: chiedetelo ad un collega
Cipria: nota polverosa e leggermente aromatica
Coccoina: un insieme di latte di cocco e di mandorla
Curry: come mangiare un pollo al curry
Figurine Panini: ha a che fare con la colla, ma in quel modo lì unico
Fiore bulboso: aroma dolce e carezzevole o pianeta”
Gambo di ciclamino spezzato: rende l’idea di un’acidità spiccata
Perfido: sapore di alcuni vini cosiddetti “naturali”
Porro cotto: odore di minestrone
Sesso sfrenato: lasciato all’immaginazione…
Tabacco & cuoio: ci si sente a casa, tranquilli, rassicurati
Vinavil: una sensazione di chimico e di plastica
Vino David Bowie: eclettico, si trasforma nel bicchiere