SUMMIT SULLA SOSTENIBILITA’: “Respiro e Grido della Terra”

Merano Wine Festival in prima linea per cercare soluzioni agli effetti dei cambiamenti climatici

Merano Wine Festival, non solo degustazioni di eccellenze enogastronomiche, ma anche occasione di Summmit, nelle giornate di venerdì 3 e sabato 4 novembre, il teatro cittadino ha ospitato il Summit sulla sostenibilità, un’occasione per fare il punto della situazione dopo un anno di eventi targati The WineHunter legati al cambiamento climatico. 

Summit “Respiro e Grido della Terra”

La 32^ edizione di Merano WineFestival si é aperta con il Summit internazionale sulla sostenibilità “Respiro e Grido della Terra” e ha visto la cooperazione tra istituzioni, produttori vitivinicoli e agronomici per confronto sul futuro dell’enogastronomia all’insegna della sostenibilità.

Importante la presenza del Sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Luigi D’Eramo a dimostrazione di una concreta collaborazione e apertura da parte del Governo nei confronti delle realtà produttive, a partire dalla semplificazione degli iter di approvazione delle denominazioni IGP. 

 Sul palco del Teatro Puccini di Merano, produttori e tecnici hanno dialogato con le istituzioni e il mondo scientifico agronomico giungendo a una conclusione univoca: da una buona agricoltura, rispettosa dell’ambiente e della Terra, non può che nascere un buon vino.

 “Con il Summit Respiro e Grido della Terra” abbiamo voluto affrontare il tema dei cambiamenti climatici, dei loro effetti sulla viticoltura e le possibili soluzioni da adottare, prendendo in considerazione anche nuovi scenari” spiega Helmuth Köcher, fondatore e anima del Merano WineFestival. “I segnali dallarme ci sono e non possono essere ignorati, la crisi climatica impone unevoluzione. Per questo abbiamo voluto aprire un confronto tra produttori, agronomi e istituzioni, guardando al futuro”.

Summit “Respiro e Grido della Terra”

 Negli ultimi mesi, la siccità estiva e le recenti inondazioni, hanno mostrato segnali inequivocabili che il mondo dell’enologia e della gastronomia hanno potuto mettere a base di un confronto costruttivo rivolto al futuro. Tecniche e Tecnologie rispettose dell’ambiente sono state approfondite durante la due giorni di talk e incontri proprio a partire dallesperienza delle realtà produttive e dagli studi agronomici più avanzati nel campo della viticoltura sostenibile, con l’obbiettivo di rendere consapevoli non solo gli addetti del settore, ma anche i consumatori.

Sono stati illustrati i più recenti studi sulle tecniche di viticoltura biologica e sulle problematiche legate al cambiamento climatico, con dettaglio dell’International Viticulture and Enology Society (IVES). Questi studi hanno evidenziato come una gestione della vite rispettosa del territorio e dell’ambiente si traduca in vini biologici e biodinamici di ottima qualità. La Regione Abruzzo ha presentato, attraverso le parole dall’enologo Camillo Zulli di Bio Cantina Orsogna, l’avanguardia nel campo della biodiversità, confrontandosi con l’esperienza della Nuova Zelanda, precorritrice nell’utilizzo di tecniche di coltivazione sostenibili. La cui conclusione comune é stata che se il pianeta viene trattato con rispetto, possiamo puntare alla produzione di vini di qualità. 

Il dibattito è stato arricchito dalla presenza di rilevanti interlocutori istituzionali quali il Sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Luigi D’Eramo con i dirigenti ministeriali Pietro Gasparri e Roberta Cafiero, il Vicepresidente della Regione Abruzzo Emanuele Imprudente, il presidente della Camera di Commercio di Pescara Gennaro Strever, la direttrice del dipartimento all’agricoltura per la Regione Abruzzo Elena Sico, il dott. Michele Scognamiglio, specialista in Scienza dell’alimentazione, biochimica e patologia clinica, nonché il console generale della Nuova Zelanda Austin Brick, a segnare una sorta di “gemellaggio” tra i Sauvignon neozelandesi e i bianchi abruzzesi.

Merano WineFestival, si unisce al “Grido della Terra” ponendosi in prima linea nella ricerca di soluzioni possibili per contrastare gli effetti del cambiamento climatico sia in viticoltura che in maniera più generica in agricoltura.

Very Wine Confidential. Very Food Confidential.

Francesca Bertaggia
Sono laureata in Rappresentazione Audiovisiva e Multimediale, ho lavorato nelle tv di quartiere e in quelle più conosciute, ho esperienze manageriali in ambito retail, ma mi sono tenuta stretta quella leggerezza che arriva dal piacere di un buon bicchiere di vino, un racconto di vita e un piatto cucinato con amore. Lo stesso amore che mi da l’energia per partire con ogni nuovo progetto, che si ricarica ogni giorno grazie ai miei due nanetti e al mio compagno di vita. Ho approfondito la conoscenza del mondo del vino diventando Sommelier e continuando a degustare, etichetta su etichetta, inserendo qualche visita in cantina, anche nelle vacanze di famiglia. Oggi sono consulente di comunicazione strategica e collaboro con la Guida Slow Wine

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