Le pizze di VICO PIZZA & WINE e il LAMBRUSCO DOC insieme per una serata

“Lambrusco DOC a spicchi” qualche giorno fa ha fatto tappa a Roma con un’iniziativa che ha celebrato l’incontro tra il Lambrusco DOC e la pizza d’autore di Vico Pizza & Wine, in un percorso di degustazione che ha messo in luce la versatilità delle bollicine emiliane. 

In una Roma che sempre di più si propone sempre come cassa di risonanza del mondo della pizza, nell’ultimo periodo si sta facendo promotrice anche di realtà vitivinicole apparentemente fuori dai radar laziali, ma che ben si sposano con l’arte bianca. 

É il caso del Consorzio Tutela Lambrusco che dopo la tappa di Torino, ha proposto anche nella Capitale l’appuntamento del “Lambrusco DOC a spicchi” presso la pizzeria Vico Pizza & Wine, con un progetto realizzato con il supporto del PSR Emilia-Romagna per raccontare, attraverso la pizza, la ricchezza e le sfumature di uno dei vini simbolo dell’Emilia-Romagna. 

Racconto che è avvenuto all’interno delle eleganti sale di un palazzo storico del XVI, che ospita Vico Pizza & Wine, a pochi passi dal Pantheon. Vico è una consolidata realtà che unisce la tradizione della pizza napoletana con un’ampia selezione di vini e cocktail, in contesto altamente suggestivo. 

La cena insieme alla versatilità del Lambrusco 

Il protagonista della serata è stato senza dubbio il Lambrusco, ma le pizze, co-protagonista della cena, sono state a loro volta fondamentali nella valorizzazione delle bollicine emiliane che negli ultimi anni sta riscoprendo il valore che merita sia tra i confini nazionali che esteri. Un vino versatile, da sempre definito “popolare”, ma che in questo periodo storico sa distinguersi per varietà, complessità e potenzialità di ulteriori miglioramenti.

Le quattro pizze d’autore proposte, ciascuna proposta in abbinamento a una diversa espressione di Lambrusco DOC, hanno dimostrato come ci sia un Lambrusco per ogni pizza: dalle più ricche e intense alle più semplici e iconiche. É, infatti, riduttivo definire il ventaglio varietale con la denominazione “Lambrusco”, ma ormai si parla sempre di più “Lambruschi”.

Le proposte della serata 

Ad aprire la degustazione è stata la Margherita Vico, con crema di datterino rosso, stracciatella di burrata di Andria, coulis di basilico e olio evo, accompagnata da “Radice” Lambrusco di Sorbara DOC di Cantina Paltrinieri. Un abbinamento fresco e immediato, giocato sulla leggerezza e sulla pulizia gustativa. 

 La seconda proposta, Zucca e guanciale, ha valorizzato il bouquet del “Vigna del Cristo” Lambrusco di Sorbara DOC di Umberto Cavicchioli & Figli: una pizza con provola di bufala campana DOP, crema e dadolata di zucca mantovana, spuma di caprino e guanciale croccante, in cui dolcezza e sapidità si fondono armoniosamente.  

A seguire gli ospiti hanno potuto assaggiare la Crudo e rucola con crema di datterino rosso, prosciutto crudo, stracciatella di burrata di Andria, coulis di rucola, chips di Grana Padano e olio evo, abbinata al “Rouge de Noirs” Lambrusco Salamino di Santa Croce DOC di Cantina Ventiventi. Un incontro che ha messo in risalto l’equilibrio tra la struttura del vino e la ricchezza del topping.  

A chiudere la degustazione la Boscaiola, con provola di bufala campana DOP, porcini, salsiccia e chips di pecorino, servita con il “Rio” Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOC di Cantina San Martino in Rio, dal profilo più deciso e tannico, capace di accompagnare con eleganza la ricchezza dei sapori. 

Il duro lavoro del Consorzio Tutela Lambrusco 

A coadiuvare il legame tra le pizze di Vico e i vini della serata è stato, Giuseppe Carrus, giornalista del Gambero Rosso e grande conoscitore del Lambrusco che ha condotto la degustazione insieme al Direttore del consorzio, introducendo i produttori presenti e guidando il pubblico in un viaggio del gusto attraverso le diverse anime del Lambrusco. 

In un contesto storico che valorizza i vini a bassa gradazione, il Lambrusco ha già naturalmente questa caratteristica” – spiega Giacomo Savorini, Direttore del Consorzio Tutela Lambrusco. “Queste serate si confermano molto importanti perché ci consentono di mostrare la grande varietà che la famiglia Lambrusco ha al suo interno. Nell’appuntamento presso la pizzeria Vico Pizza & Wine abbiamo potuto sperimentare un vero e proprio viaggio nelle diverse anime del Lambrusco: dal Lambrusco di Sorbara in due versioni – una rifermentata in bottiglia e una Charmat – al Lambrusco Salamino, fino al più tannico Lambrusco Grasparossa. È la prova concreta di quanto il Lambrusco possa accompagnare, con stile e spontaneità, ogni tipo di pizza” ha concluso. 

L’appuntamento romano ha confermato la capacità del Lambrusco di dialogare con la cucina italiana svelando le sue molteplici sfumature in chiave conviviale e contemporanea. Il viaggio di “Lambrusco DOC a spicchi” si concluderà con la prossima tappa a Milano. 

Very Food Confidential! 

Articoli Correlati