“Il vino è un bene che la natura ci ha dato, che l’uomo trasforma tramite cultura e passione. Oggi si può parlare di un vero e proprio Rinascimento dei vini pugliesi. Ciò che è cambiato è l’approccio umano: oggi il rosato non è più il risultato dell’unione di vini bianchi e rossi, ma il frutto di un progetto con esigenze tecniche e organolettiche proprie, che producono un vino con una sua specifica identità.”
Queste le parole di Riccardo Cotarella su uno dei suoi progetti più recenti in collaborazione con il senatore Dario Stefàno, che da sempre vediamo in prima linea per la salvaguardia e il rilancio dei vini pugliesi anche a livello internazionale.
“Il tema del rosato contribuisce ad una narrazione identitaria del nostro territorio. Per me scendere in campo nel vero senso della parola è stata una sfida, intrisa però di sensazioni che mi hanno riportato alla mia infanzia, quando mio nonno era solito bere la Lacrima salentina” afferma il senatore Stefàno, che qualche anno fa ha rilevato delle vigne in provincia di Brindisi (cuore della terra del Negroamaro), che contano alberelli di circa 40 anni di età e, con la firma di Vincenzo Campanella e del già citato Riccardo Cotarella, ha visto la luce Tacco Rosa.
Seguendo il trend degli eventi enogastronomici del momento, ovvero degustazioni e appuntamenti che siano riservati ad un pubblico ristretto, così da dare risalto al prodotto avendo la possibilità di confrontarsi con gli esperti ad un livello quasi one to one, l’assaggio di Tacco Rosa è stato organizzato presso l’Hotel Baglioni Regina di Roma, alla presenza di giornalisti selezionati.
Si tratta di un Negroamaro in purezza, di colore rosa tenue, giunto ormai alla sua terza annata di produzione (circa 10000 bottiglie l’anno) e che ha già ottenuto diversi riconoscimenti, tra cui i 5 grappoli Bibenda 2021 e 2022, Vino rosato dell’anno 2020 Awards Food&Travel Italia e Selezione Oro Vinoway Wine Selection 2022. L’etichetta è stata disegnata dall’artista leccese Valentina D’Andrea.
È un rosato marino, frutto di una terra bagnata da due mari, che gli conferisce rotondità, pienezza e acuta salinità.
Al naso rimanda di fiori bianchi (come biancospino e margherita), pera, pesca bianca e ciliegie ferrovia (una varietà che cresce solo in queste zone e che rafforza così il legame con il territorio). In bocca scivola setoso e fresco, senza tannino, e questo lo rende perfetto per accompagnare piatti di pesce, dal crudo di mare ad una frittura di paranza, ma la sua freschezza lo rende adatto anche per essere bevuto lontano dai pasti.
Un vino mediterraneo, ispirato ad un’antica tecnica di produzione salentina con cui si otteneva il vino rosato per immediata separazione del mosto dalle bucce.
Un vino che rappresenta il territorio, elegante, succoso ed estremamente equilibrato, che rimane dinamico anche se lasciato riposare per qualche anno.
Ma il progetto non si ferma qui: è prevista infatti per il 2023 la presentazione della bollicina di Tacco Rosa, che sarà ottenuta con metodo tradizionale e in produzione limitata (circa 1000 bottiglie).
Very Wine Confidential. Very Food Confidential.