Fondata nel 1961 da 24 famiglie, Cantina Valle Isarco è la più giovane cooperativa vinicola dell’Alto Adige; oggi i soci sono 135 e coltivano 150 ettari di vigneti da Bolzano fino a sud di Bressanone.
Il 90% del lavoro di vigna viene fatto a mano e si può ben parlare di viticoltura eroica: siamo infatti in un’area montuosa con vigne che raggiungono i 1000mt di quota con una pendenza molto ripida; le vigne sono al 90% terrazzate, per combattere la pendenza ma anche per proteggerle dall’erosione. I vigneti della valle Isarco settentrionale sono prevalentemente di tipo Müller Thurgau, Kerner e Riesling, nella parte centrale della valle si trovano invece Sylvaner, Pinot Grigio, Gewürztraminer e Grüner Veltliner e infine a Sud Sauvignon, Chardonnay, Pinot bianco, Pinot nero e Schiava.
Il risultato sono vini freschi, sapidi, minerali, con alte e sorprendenti percentuali di alcol, in grado di sviluppare profumi inediti rispetto ai cugini di altre zone dell’Alto Adige.
Ogni anno vengono prodotte 950mila bottiglie per un totale di 28 etichette dove la punta di diamante è rappresentata dalla selezione Aristos e dalle edizioni limitate Sabiona di Kerner e Sylvaner, appena 3mila bottiglie all’anno per vitigno. Negli ultimi 5 anni la cantina ha investito oltre 2 milioni di euro per migliorare la propria struttura e le proprie tecnologie e ha festeggiato il suo 60esimo anniversario nel 2021.
Abbiamo avuto la possibilità di degustare i vini della linea Aristos, che ha recentemente celebrato il suo 30esimo anniversario ed è composta da 9 vini ottenuti dai vitigni più importanti della cantina e vogliono rappresentare la massima espressione delle loro tipicità varietali e del territorio estremo in cui vengono coltivati. Con l’occasione, è stata instaurata una collaborazione di lunga durata con il famoso enologo Riccardo Cotarella: l’obiettivo è quello di spingere al massimo la qualità delle linee premium.
«Sono estremamente contento di questo nuovo incarico e molto positivo – afferma Cotarella –. Ho accettato questa collaborazione con molto piacere, anzitutto perché l’Alto Adige è una delle poche regioni italiane che mi mancavano dove cimentarmi come enologo, in secondo luogo perché la ritengo una zona estrema in molti sensi, e unica, nel territorio, nei vitigni, nella mentalità di produzione, nella voglia di migliorarsi. A 72 anni bisogna avere motivazioni interessanti e qui le ho trovate, in questa cantina ci sono tutti gli ingredienti per poter mettere in campo una collaborazione piena di entusiasmo e di prospettive».
Armin Gratl, direttore generale della cantina sociale, aggiunge: «Abbiamo scelto Riccardo Cotarella per la sua grandissima esperienza nazionale e internazionale, nonché per la sua voglia di misurarsi con un territorio a lui fino a oggi sconosciuto, convinti che il nostro enologo Hannes Munter possa trarre da questa consulenza un grande aiuto per una crescita professionale che va dalla campagna alla cantina. Ci siamo dati dei tempi medio lunghi di collaborazione con Cotarella, non si tratta di una consulenza mordi e fuggi».
Molto elegante al naso e al colore (giallo verdognolo tendente al giallo chiaro) il Sylvaner in purezza, che in bocca è robusto e vivace, con un finale persistente; perfetto da bere per l’aperitivo o in abbinamento con piatti di pesce o carni bianche.
Il Muller Thurgau Aristos, invece è coltivato in altitudine e, grazie al clima fresco e agli sbalzi di temperatura a cui è sottoposto, si rivela fresco ed estremamente aromatico, nonché equilibrato e sapido al punto giusto.
L’obiettivo della cantina di produrre vini importanti, perfetti, alzando sempre di più l’asticella della qualità e dimostrando che Valle Isarco, sebbene non sia la zona più conosciuta per la produzione enoica in Alto Adige, è sicuramente in grado di regalare vini eccellenti, è sicuramente raggiungibile: ben si nota l’attenzione minuziosa ai dettagli e il monitoraggio praticamente scientifico delle vigne per massimizzarne la resa.
Very Wine Confidential. Very Food Confidential.