Villa Bogdano 1880 festeggia i suoi trent’anni di viticoltura bio e salvaguardia della biodiversità
Per tracciare le origini di Villa Bogdano 1880 occorre, inevitabilmente, parlare di un pezzo di storia della Serenissima.
Storia che inizia nel ‘500 quando la lungimiranza della Repubblica di Venezia decide di affidare le terre alle famiglie nobili perché ne investano in agricoltura, impianti idrici ed edifici.
Così la famiglia Giustinian non manca all’appello, investe in opere agricole e costruisce tra l’altro l’attuale Villa Bogdano che nel 1880 viene restaurata e l’attività viticola diviene quella prevalente.
La Tenuta a corpo unico è delimitata da due fiumi e questa è una grande forza, perché nei secoli ha permesso di mantenere le caratteristiche originarie del terreno ed è ancora oggi un’oasi protetta, 106 ettari di vigneti, che affondano le radici in un terreno argilloso e calcareo
Alla guida di Villa Bogdano 1880, dal 2016, ci sono Domenico Veronese e l’amministratore ed enologo Lucio Tessari, definiti custodi responsabili e rispettosi, da sempre impegnati nella tutela della biodiversità, si preparano a festeggiare quest’anno un anniversario particolarmente importante: i primi trent’anni di conversione biologica della tenuta.
“Oggi più di ieri la coltivazione biologica rappresenta un grande valore aggiunto in termini di salvaguardia dell’ambiente e del territorio in cui viviamo– spiega Lucio Tessari – per questo tre decenni fa si trattava di una scelta innovativa e pionieristica. Questo approccio avaro nelle produzioni permette di ottenere vini sia autoctoni che internazionali di altissima qualità capaci di emozionare e raccontare in modo sincero questo territorio particolare, tra Veneto e Friuli”.
L’attenzione alla preservazione della natura dimostrata da Villa Bogdano 1880 non si ferma a un lavoro green in vigneto e in cantina, ma nel corso degli anni è stata impegnata anche nella valorizzazione e salvaguardia del bosco planiziale del XIII secolo presente nella proprietà.
Forse potevamo intuire questa attenzione già dallo storico logo ispirato a Diana Cacciatrice, non frutto di fantasia ma ispirato dal ritrovamento, nel 1926 nella tenuta, del gruppo bronzeo raffigurante Diana Cacciatrice, con occhi e diadema in argento, nell’atto di togliere una freccia dalla faretra e lanciarla con l’arco stretto nella mano sinistra; ai suoi piedi un cane e una cerva.
La mission di recuperare e mantenere il patrimonio storico naturale è applicata, come dicevamo, anche in vigneto: la tenuta è stata, infatti, definita la capitale italiana delle vigne vecchie grazie ai suoi 18 ettari, in cui vengono custodite anche vigne autoctone ultracentenarie. Nel 2022 questa filosofia si concretizzata con l’adesione di Villa Bogdano 1880 alla Old Vine Conference, l’associazione internazionale con sede a Londra che ha la mission di promuovere e valorizzare i vini ottenuti da vigne storiche nel mondo inserendoli in una nuova categoria merceologica grazie a caratteristiche organolettiche uniche.Una scelta espressamente voluta dal titolare Domenico Veronese, per distinguere l’azienda a livello nazionale e internazionale nella valorizzazione delle vigne antiche.
I vitigni più rappresentativi di Villa Bogdano 1880 sono il Tocai Friulano e il Refosco del peduncolo rosso. Grandi le interpretazioni che il produttore dà di questi vitigni autoctoni.
Il Lison Classico DOCG è il vino icona della cantina, prodotto con le uve del vigneto del 1943 che, dopo 48 ore di criomacerazione, affina per 8 mesi in vasche di cemento vetrificato a contatto con le fecce fini dei lieviti, con regolari bâtonnage. Delicato è il bouquet di fiori bianchi e frutta fresca; il palato è sapido e minerale.
Il Refosco del Peduncolo Rosso DOC, il cui nome deriva dalla colorazione rossa del peduncolo, viene proposto da Villa Bogdano 1880 anche nella riserva186 – Refosco Dal Peduncolo Rosso Riserva D.O.C. Lison Pramaggiore. L’annata 2018, appena messa in commercio, è stata affinata per 12 mesi in vasche di cemento vetrificato, poi 18 mesi in botti grandi di rovere francese e un successivo affinamento in bottiglia. Al naso intense note di violetta, frutti rossi e spezie profumate come il ginepro; al palato risulta robusto e ampio con un piacevole finale setoso grazie a tannini rotondi ed equilibrati.
Non possono mancare anche alcuni vitigni internazionali.
Tra le nuove annate prodotte con varietà internazionali troviamo il 195 – Rosso IGT Veneto Selezione, un taglio bordolese (85% Merlot da vigneti del ’60 e 15% Cabernet Sauvignon) imbottigliato dopo un affinamento di 12 mesi in vasche di cemento vetrificato, 18 mesi in grandi botti di rovere francese e successiva permanenza in bottiglia: Intense note di frutti di bosco, delicati sentori vegetali come foglia di pomodoro e tabacco, e accenni di sottobosco, lo caratterizzano con un risultando avvolgente e elegante.
Il 187 – Chardonnay IGT Veneto 2020 Selezione è un’etichetta pregiata e anch’essa in edizione limitata di meno di duemila bottiglie; un vino fermentato e affinato per 18 mesi in barrique di rovere francese dopo criomacerazione di 24 ore. Profumi di macchia mediterranea, sentori di frutta matura, note speziate e tostate, risultando sapida e speziata al palato.
Concludo questa panoramica su Villa Bogdano 1880 culla di mecenati che non si sono limitati al vino, citando il loro ultimo (ma non ultimo) impegno: di recente è stata realizzata una food forest grazie alla collaborazione con AIAB (Associazione Italiana Agricoltura Biologica). Un’oasi di biodiversità di quasi mezzo ettaro che servirà non solo a sostenere gli insetti impollinatori e le varie specie di uccelli che frequentano l’azienda ma che servirà anche da casa a insetti benefici, naturali antagonisti dei patogeni della vite, utili nella lotta biologica.
Immensa è la soddisfazione nell’incontrare realtà come Villa Bogdano 1880 alla continua ricerca dell’equilibrio rispettoso tra la Terra ed il suo utilizzo.
Very Wine Confidential. Very Food Confidential.