La Cantina San Michele Appiano ha presentato la nona edizione del vino di Hans Terzer, in occasione del 31° Merano WineFestival
La cuvée di Chardonnay, Pinot Bianco, Pinot Grigio e Sauvignon Blanc, creata con selezioni personalmente individuate dal winemaker Hans Terzer, rappresenta il meglio dell’annata 2018. Un vino, dritto e preciso, votato alla longevità che segue il lavoro fatto ormai dal 2010.
APPIUS, il cui nome è radice storica e romana del nome Appiano, è nato nove anni fa con l’annata 2010, a cui sono seguite le annata fino all’ultima prodotta, la 2018. Il progetto vuole realizzare anno dopo anno un vino capace di rispecchiare il millesimo e di esprimere la creatività e la sensibilità del suo autore, Hans Terzer. Ogni anno l’etichetta e il design della bottiglia viene reinterpretata, un po’ come lo stesso vino- Lo scopo è di concepire una “wine collection” capace di appassionare gli amanti del vino di tutto il mondo. L’etichetta della nona edizione di APPIUS rappresenta un’armonica danza senza tempo tra i vitigni a bacca bianca più preziosi della Cantina San Michele Appiano, che, unendosi nel calice, diventano oro da assaporare. L’immagine permette sempre una libera interpretazione, affinché ogni wine lovers possa averne un’intima ispirazione. Come per le altre annate, anche questa edizione di APPIUS è limitata.
Ormai arrivati quasi al decennale, a novembre è stata presentata la nona edizione, APPIUS 2018. Il massimo capolavoro della Cantina per questa edizione svela un vino prodotto in un’annata caratterizzata da un buon andamento climatico, con un ciclo vegetativo leggermente anticipato. La vendemmia 2018 infatti ha consentito la maturazione ideale di ogni singolo vitigno, perciò i profumi e la beva di APPIUS 2018 vengono esaltate come una danza senza eguali, in un’esperienza sensoriale davvero eccitante.
Frutto del meticoloso lavoro di selezione, in fase di raccolta delle uve e di assemblaggio, il vino dimostra un profilo lineare, dritto e preciso, con una composizione in cui predomina la varietà dello Chardonnay (52%) a cui si aggiungono il Pinot grigio (20%), il Pinot bianco (15%) ed il Sauvignon blanc (13%). Le vigne dai 25 ai 40 anni hanno permesso di produrre un frutto di struttura.
Alla vista, APPIUS si presenta di colore giallo paglierino con riflessi verde, al naso ha un impatto energico ed eloquente: dapprima frutta esotica matura (banana, melone, mango), riconducibile allo Chardonnay, poi frutti a polpa bianca (pera Williams, pesca, mela renetta, ribes bianco, uva spina) che palesano i ruoli di Pinot Bianco e Grigio. Presente il versante agrumato, con una nota legnosa che lascia spazio sul finale a sentori di miele e lavanda. Al palato la considerevole acidità, tratto essenziale e distintivo che dona freschezza e bevibilità e la sapidità, che incontrano il sostegno di un’ottima alcolicità. Il retrogusto rivela una nota di clorofilla, rivelatrice del quarto vitigno della cuvée, il Sauvignon e gli aromi terziari del legno: cioccolata bianca e un po’ di vaniglia. Al palato dona freschezza, bevibilità, carattere e riconoscibilità. Una percezione di calore arrotonda l’altrimenti pungente combinazione fra acidità e sapidità.
APPIUS 2018 non delude e conferma la continuità della mano e lo stile delle annate precedenti, caratterizzate da eleganza e armonia, un vino votato alla longevità, grazie anche al passaggio in barrique e tonnaux, dal profilo lineare, diretto e preciso.
“L’idea dell’APPIUS me la porto dentro da tanto tempo, dovevo solo attendere il momento giusto”, sottolinea Hans Terzer. Per realizzare il suo sogno, il winemaker Hans Terzer di tempo se n’è preso tanto, perchè le cose particolari richiedono tempo.
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