ALFRED GRATIEN: Dal 1864 l’arte dello Champagne

Da 4 generazioni viene tramandato un metodo produttivo artigianale che crea uno Champagne unico dal carattere autentico ed inconfondibile 

Ci troviamo ad Epernay, piccola cittadina immersa nella regione della Champagne, a 150 km da Parigi, conosciuta in tutto il mondo come “Capitale dello Champagne” per la forte vocazione del territorio alla produzione del grande spumante francese.

Credits Freixenetmionettousa.com

Qui, Nel 1864 Alfred Gratien, all’età di 23 anni, fonda l’omonima Maison, dove ad oggi, per produrre le sue cuvée  seleziona le uve migliori provenienti da 1,56 ettari di vigneti di proprietà classificati “Grands Crus” e “Premiers Crus” situati nel cuore della Côte des Blancs e dai vigneti di oltre 60 viticoltori locali che da generazioni collaborano con la cantina.

È qui, in Rue Maurice Cerveaux, che Alfred Gratien iniziò a produrre i suoi champagne, nel più rigoroso rispetto della tradizione e del metodo artigianale, perpetuato da oltre un secolo e mezzo dall’esperienza e dal know-how del suo fondatore. Un metodo produttivo unico e autentico che diventerà ben presto il tratto distintivo della Maison, rivelando la provenienza di questo prestigioso champagne e il suo intimo legame con l’uomo che lo ha creato.

Nel 1905, dopo circa quarant’anni, Alfred Gratien affida allo “chef de caves” Gaston Jaeger i saperi e la tradizione della Maison, che verranno tramandati di padre in figlio per quattro generazioni, fino ai giorni nostri. Al primo discendente seguirà il figlio Charles nel 1951 che passerà nel 1966 il testimone a Jean-Pierre esponente della terza generazione della famiglia. Nicolas, quarta generazione, dopo oltre diciassette anni di affiancamento con il padre alla guida dell’azienda, assumerà la piena dirigenza della Maison dal 2007.

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Ma cosa rende questo Champagne unico?

Durante la vendemmia i grappoli, raccolti a mano, vengono riposti in piccole ceste di legno per preservali intatti fino alla pressatura nelle vicinanze del vigneto. Solo il fiore della pressatura, la “cuvée”, diventerà Champagne Alfred Gratien.

Il mostro verrà successivamente vinificato interamente ed esclusivamente all’interno di botti di legno di rovere da 228 litri (circa 1000): una caratteristica produttiva distintiva della Maison Alfred Gratien, rimasta una delle ultime aziende che vinificano il 100% della propria produzione in botte. Questa tecnica, molto più costosa di altre, permette di ampliare il profilo organolettico del vino elevandone qualità e profilo gustativo. Ogni cru, ogni annata e ogni vino vengono vinificati separatamente. Le cuvée inoltre non subiscono alcuna fermentazione malolattica; una scelta che preserva il carattere aromatico e autentico dell’uva d’origine e la sua vivacità definendo nel contempo lo stile unico e distintivo della Maison.

In primavera, al termine dell’affinamento in botte di circa 6 mesi, lo chef de cavesinizia l’assemblaggio dei vari vini per identificare lo stile che caratterizzerà il profilo organolettico dei suoi Champagne.

Individuato il blend, il vino viene sottoposto a una leggera filtrazione e fatto riposare per un mese in botte d’acciaio. Prima dell’imbottigliamento si aggiunge al vino il “liqueur de tirage”, una miscela di vino, zucchero e lieviti, che ha la funzione di attivare la seconda fermentazione del vino in bottiglia.

Le bottiglie vengono quindi distese e sovrapposte su assi di legno nelle cantine di Epernay per riposare diversi anni a seconda della tipologia di champagne: quattro anni per il Brut Classique, oltre sei per la cuvée Paradis e almeno dieci per il Vintage.

Poco prima della sboccatura, le bottiglie vengono adagiate sulle pupitre per il remuage, attività che consente, attraverso la progressiva inclinazione e rotazione della bottiglia, di far scivolare verso il collo i lieviti esausti che si sono depositati negli anni.

Una volta raggiunta la posizione verticale lo Champagne è pronto per la sboccatura (“dégorgement”): il collo della bottiglia viene immerso in un liquido che ghiaccia il deposito di lieviti residui; il tappo viene poi rimosso e il deposito ghiacciato viene espulso dalla pressione esercitata dal vino. La quantità di liquido fuoriuscita durante la sboccatura è compensata dall’aggiunta del liqueur d’expédition, una miscela di vino e zucchero di canna, sapientemente dosato dallo chef de caves.

Ad oggi nella Cantina di Epernay la produzione annuale di Champagne Alfred Gratien è limitata a circa 300 mila bottiglie; una decisione e uno sforzo collettivo importanti, ma fondamentali per garantire il massimo livello qualitativo che contraddistingue Alfred Gratien. In Italia viene importato e commercializzato dal Gruppo Henkell-Freixenet attraverso Mionetto S.p.A.

Very Wine Confidential. Very Food Confidential.

Sara Grosso
Ho studiato Ingegneria Gestionale e lavoro in ambito bancario, ma la mia grande passione per il vino mi ha portato a diplomarmi nel 2013 come Sommelier e ad approfondire sempre più questo bellissimo mondo diventando Wine Informer. Curiosa per natura, adoro leggere e sono autrice di un podcast intitolato “Storie di Coraggio”, dove parlo di libri che mi hanno lasciato il segno. Quando leggo, mi fa sempre compagnia un buon calice di vino, così ho pensato di proporre nei miei canali social, un pairing diverso dal solito, abbinando ad ogni libro il perfetto vino.

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