BOOK AND WINE CONFIDENTIAL: “Le Otto Montagne” e il Pinot Noir Les Frères di Grosjean

Il natale si avvicina e il  Wine and Book pairing perfetto è tutto dedicato alla Montagna: “Le Otto Montagne” di Paolo Cognetti e il Pinot Noir Les Frères 2019 di Grosjean.

«Qualunque cosa sia il destino, abita nelle montagne che abbiamo sopra la testa.»

“Le Otto Montagne” è  un libro che parla di un’amicizia “fraterna”, pubblicato nel 2016 da Einaudi Editore e vincitore del premio Strega nel 2017. Oggi, 22 dicembre esce nelle sale cinematografiche il film omonimo, ispirato proprio a questo libro, vincitore anch’esso di un premio: Il premio della giuria di Cannes 2022.

La montagna non è solo neve e dirupi, creste, torrenti, laghi, pascoli. La montagna è un modo di vivere la vita. Un passo davanti all’altro, silenzio, tempo e misura.

Lo sa bene Paolo Cognetti, che tra una vetta e una baita ambienta questo potentissimo romanzo. Una storia di amicizia tra due ragazzi – e poi due uomini – cosí diversi da assomigliarsi, un viaggio avventuroso e spirituale fatto di fughe e tentativi di ritorno, alla continua ricerca di una strada per riconoscersi.

La trama di questo romanzo tocca il cuore, per questo ben si presta ad essere letto proprio in questo periodo: Pietro è un ragazzino di città, solitario e un po’ scontroso. La madre lavora in un consultorio di periferia, e farsi carico degli altri è il suo talento. Il padre è un chimico, un uomo ombroso e affascinante, che torna a casa ogni sera dal lavoro carico di rabbia. I genitori di Pietro sono uniti da una passione comune, fondativa: in montagna si sono conosciuti, innamorati, si sono addirittura sposati ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo. La montagna li ha uniti da sempre, anche nella tragedia, e l’orizzonte lineare di Milano li riempie ora di rimpianto e nostalgia. Pietro trascorrerà tutte le estati tra le montagne valdostane,  in quel luogo “chiuso a monte da creste grigio ferro e a valle da una rupe che ne ostacola l’accesso” ma attraversato da un torrente che lo incanta dal primo momento. E li, ad aspettarlo, c’è Bruno, capelli biondo canapa e collo bruciato dal sole: ha la sua stessa età ma invece di essere in vacanza si occupa del pascolo delle vacche. Iniziano così estati di esplorazioni e scoperte, tra le case abbandonate, il mulino e i sentieri più aspri. Sono anche gli anni in cui Pietro inizia a camminare con suo padre, “la cosa più simile a un’educazione che abbia ricevuto da lui”. Perché la montagna è un sapere, un vero e proprio modo di respirare, e sarà il suo lascito più vero: “Eccola li, la mia eredità: una parete di roccia, neve, un mucchio di sassi squadrati, un pino”. Un’eredità che dopo tanti anni lo riavvicinerà a Bruno.

L’abbinamento perfetto per questo libro non può che non essere il Pinot Nero Les Frères, annata 2019. Insieme al Petite Arvine, Grosjean ha creato una linea da una selezione particolare, di cui ogni singola bottiglia è provvista di singolo astuccio rigido dalla grafica curata e ricercata. Sono il risultato della migliore selezione della vendemmia dell’annata 2019, di per sé già molto ricca, dei due vigneti più importanti dell’azienda: per il Pinot Noir le uve provengono dalla Vigne Tzeriat mentre per la Petite Arvine dalla Vigne Rovettaz. Il processo di affinamento è stato per entrambi i vini di 24 mesi nelle barrique di legno da 225 litri e a seguire di almeno per 12 mesi in bottiglia.

Grosjean è una storica cantina della Valle d’Aosta che da 50 anni ha a cuore il paesaggio e il terroir valdostano producendo vini biologici di alta qualità.

Ho deciso di scegliere il Pinot Noir perchè nel libro spesso si parla di vino bevuto per scaldarsi dopo una lunga giornata di freddo, e questa etichetta, prodotta nella stessa regione di ambientazione del libro, è un vero vino di montagna. La storia parla di due amici, come detto precedentemente, due figli unici legati da un rapporto diventato fraterno, e questa selezione è dedicata proprio alla generazione dei Grosjean Frères, coloro che resero importante e grande l’azienda di famiglia. 

Questo libro e questo vino si fondano sugli stessi principi: amicizia, rispetto reciproco e famiglia: valori che spero ognuno di noi ritroverà in questo Natale.

Very Wine Confidential. Very Book Confidential. Very Xmas Confidential. Very Food Confidential.

Sara Grosso
Ho studiato Ingegneria Gestionale e lavoro in ambito bancario, ma la mia grande passione per il vino mi ha portato a diplomarmi nel 2013 come Sommelier e ad approfondire sempre più questo bellissimo mondo diventando Wine Informer. Curiosa per natura, adoro leggere e sono autrice di un podcast intitolato “Storie di Coraggio”, dove parlo di libri che mi hanno lasciato il segno. Quando leggo, mi fa sempre compagnia un buon calice di vino, così ho pensato di proporre nei miei canali social, un pairing diverso dal solito, abbinando ad ogni libro il perfetto vino.

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