PASQUA 2023, COLOMBA E CHAMPAGNE: A ogni dolce il suo Pairing

In una Top 3 i consigli della Maison Comte de Montaigne

Da sempre Pasqua è sinonimo di Colomba ma quanti di voi conoscono le origini, sacre e profane, di questa tradizione?  

La forma si ispira senza dubbio alla tradizione cristiana da cui deriva la tipica forma di volatile. La colomba, infatti, compare numerose volte all’interno delle scritture del Vecchio e del Nuovo Testamento, raffigura lo Spirito Santo ed è simbolo della speranza e della salvezza.

Ma la Colomba, come è nota oggi, nasce in Lombardia nei primi anni del 1900. Le numerose pasticcerie e aziende produttrici di Panettoni avevano la necessità di mantenere attiva la produttività delle macchine anche in periodi di bassa stagionalità.

Proprio per questo, per prima la famiglia Motta, decise di creare un dolce di Pasqua, utilizzando gli stessi ingredienti del Panettone. Uova, farina, burro, zucchero, buccia di arancia candita e, all’esterno, una glassatura di mandorle e frutta secca sono gli stessi ingredienti anche della Colomba.

E oggi più che mai, questa golosa creazione dolciaria non smette di conquistare i gourmet con declinazioni che sposano l’innovazione e con selezione dei migliori ingredienti della tradizione made in Italy.

Al cioccolato, alle creme, ai frutti di bosco o alle albicocche: l’intensa dolcezza della colomba nelle sue molteplici declinazioni di gusto e la sua aromaticità la rendono un oggetto del desiderio che richiede il giusto brindisi.

Proviamo ad immaginare con quali bollicine possiamo al meglio esaltare questo dolce.

Allontaniamoci, per un momento, dalla tentazione dell’abbinamento per concordanza che ci porterebbe al moscato in tutte le sue magnifiche declinazioni.

Alcuni eleganti suggerimenti ci giungono da oltralpe: in una Top 3 di consigli, Comte de Montaigne, la Maison di Champagne de prestige dell’Aube, ci propone quali sono i pairing più azzeccati.

1)  Blanc de Blancs, ideale con la Colomba Classica:

il retrogusto tostato delle mandorle e il morbido impasto con canditi della Colomba Classica, con copertura di glassa o nocciole, si sposano alla perfezione con uno Champagne minerale ed elegante, 100% Chardonnay, con aromi fruttati e floreali, che a contatto con l’aria esalta i profumi burrosi, come il Blanc de Blancs Grande Réserve.
Una sinfonia di sapori che si veste di bollicine finissime e persistenti, dal colore oro chiaro e dal perlage vivace.

2) Rosé de Saignée, il match perfetto per le Colombe alla frutta e “innovative”:

Fruttato e vinoso, lo Champagne Rosé de Saignée, 100% Pinot Noir, con aromi di frutta rossa e finale fresco e raffinato, si sposa alla perfezione con alcune delle Colombe più innovative: da quelle ai frutti di bosco, fino alle golose declinazioni alle fragole, alle albicocche e alle pere. Affinità di gusti che conquistano il palato in un tripudio di golosità.

3) Brut ed Extra Brut, il brindisi più azzeccato con le Colombe alle creme:

Brut ed Extra Brut, dal sapore naturale, 70% Pinot Noir e 30% Chardonnay, rappresentano una combinazione equilibrata fra aciditàlunghezza e mineralità. Gli aromi, al primo sentore, svelano gli agrumi di pompelmo e limone, per poi rivelare sentori di frutta, come la pesca, la pera e la mela.
Ecco perché sono ideali per un brindisi con le Colombe alle Creme, delle quali mitigano la spiccata dolcezza.

Grande sapienza da questa Maison che, come narra la storia del paese in cui sorge, si fonda sulla lungimiranza e sulla dedizione.

Coniuga nel suo nome l’omaggio a Michel De Montaigne, scrittore, pensatore e umanista rendendo indissolubile il legame tra letteratura e vini.

Dalla nascita fino ai giorni nostri, ogni persona di Comte de Montaigne ha messo al primo posto la qualità, per cercare sempre di raggiungere l’eccellenza. Questa volontà è la stessa che guida la famiglia Revol, titolare della Maison,  che gli ha permesso di produrre uno champagne molto diverso dagli altri, dove la finezza e l’eleganza sono caratteristiche distintive.

Very Wine Confidential. Very Pasqua Confidential. Very Food Confidential

 

Viviana Parente
Incuriosita dall’intensità e dalla concentrazione con la quale vedevo avvicinare un calice al naso, osservarlo ed esprimere concetti e considerazioni incomprensibili ai più, decido di imparare la lingua. Divento Sommelier AIS nel 2018. Il mondo del vino diventa una delle mie passioni che continua ad essere fonte di curiosità, di piacere nel conoscere, nell’approfondire, nel condividere e nello sperimentare emozioni. Nasco professionalmente con studi economici e numeri nella testa che applico in campo editoriale.

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