Immaginate una tenuta del Cinquecento immersa tra le colline toscane a sud di Firenze (precisamente a Figline Valdarno) e una rockstar di fama mondiale che se ne innamora e sceglie di farne il suo rifugio di pace, tirando fuori da questa terra i doni preziosi che può offrire e condividendoli con chi ha il piacere di farne parte.
Sembra un racconto di mecenatismo e dolce vita, ma è la realtà de Il Palagio, che esiste ormai da più di due decadi. Nel 1999, infatti, il celeberrimo cantante Sting e sua moglie Trudie Styler hanno acquistato questa proprietà di 350 ettari, che include una bellissima villa, 5 guesthouse, uliveti, vigneti, laghi, piscina, campo da tennis e un’azienda agricola biologica.
Qui l’accoglienza è una cosa seria: che sia per una cena al Wine bar, per un soggiorno esclusivo con tour privati del territorio o per un evento importante come un matrimonio. I coniugi Sting promuovono la convivialità in pieno stile italiano e l’amore che li lega è sicuramente uno degli ingredienti di successo di questo ambizioso progetto.
La vita a Il Palagio scorre piacevole e a contatto con la natura, la famiglia di Sting si è allargata con figli e nipoti e qui hanno visto la luce molti suoi album e altrettanti lavori cinematografici di sua moglie. Parallelamente, è stato fatto un grande lavoro per rimettere in moto la fattoria e le coltivazioni a pieno regime e oggi, nello shop adiacente, è possibile degustare e acquistare salumi, diversi tipi di miele e olio di ottima qualità spremuto a freddo.
Oneroso è stato anche il progetto di spiantare e ripiantare gli 11 ettari di vigne, con l’obiettivo di produrre dei grandi vini utilizzando vitigni autoctoni come Sangiovese e Canaiolo, ma anche internazionali come il Merlot e il Cabernet Sauvignon.
Per portare la qualità della produzione ad un altro livello i coniugi Sting hanno deciso di avvalersi da qualche anno della professionalità e genialità di Riccardo Cotarella, che non ha bisogno di presentazioni e che ha accolto questo mandato con grandissimo entusiasmo; ho avuto l’onore di essere stata invitata ad una degustazione esclusiva con la presentazione delle nuove annate.
Le quattro etichette presentate sono omaggi ben pensati sia alla tenuta che al cantante e presentano struttura e varietà che li rendono adatti non solo a vari tipi di cucina ma anche a diverse occasioni, speciali e non.
Casino delle vie è un delicato Chianti, che deve il suo nome ad una delle proprietà presenti nella tenuta, si presenta leggero ma allo stesso tempo intenso e confortevole. Le altre tre etichette portano i nomi di celeberrime canzoni di Sting: Sister Moon è il primo IGT toscano della tenuta, è biodinamico ed è un blend di Sangiovese, Merlot e Cabernet Sauvignon invecchiato in barrique francese per 18 mesi; When we dance è un Chianti composto al 95% da Sangiovese, dal colore rosso rubino, elegante alla vista quanto al palato; infine, Message in a bottle, con i suoi aromi di ciliegia, mirtilli e spezie, è perfetto da bere in compagnia e versatile nell’abbinamento con secondi piatti di carne.
Nonostante la degustazione si sia svolta online a causa della particolare situazione che stiamo vivendo, è stata un’emozione non da poco quella di poter interagire da vicino con il mito di una vita, sentendo la passione che mette nello sviluppo di questo progetto e l’amore per il nostro Paese che lo accompagna da una vita.
Very Wine Confidential. Very Food Confidential.