Pronunciando il nome Brasile la mente corre ad immancabili simboli dell’immaginario collettivo: Rio con le sue spiagge, il suo carnevale ed il Cristo Redentore, la Capoeira, la Seleção Brasileira, la foresta amazzonica ma a pochissimi verrà in mente di associare questa terra meravigliosa e ricca di contraddizioni al vino.
Una panoramica generale alla quale stenterete a credere. In Brasile esistono 75.000 ettari di vigneti contando più di 1.000 cantine (90% delle quali a conduzione familiare) e più di 20.000 famiglie produttrici.
Notoriamente la parte più vocata per la produzione è il sud del Brasile nello Stato di Rio Grande do Sul, seguito da Pernambuco, Santa Catarina e São Paulo e Bahia (rispettivamente nelle percentuali del 46% – 29% – 12.5% – 12.5%). Il 50% dell’esportazione di vino brasiliano è destinato all’Europa (in particolare in Germania, Regno Unito, Olanda) e in parte agli USA e Cina.
I vini brasiliani generalmente si bevono con piacere, grazie alle loro note fresche, leggere e fruttate. Da provare il Tannat: vino molto conosciuto complesso e tannico. Anche i vini spumante sono molto famosi.
Partiamo dunque alla scoperta della tradizione vitivinicola del Brasile attraverso due zone famose sia per il vino sia per le bellezze paesaggistiche: Serra Gaúcha, situata a sud del Paese e Vale do São Francisco posizionata a nordest.
I vini della Serra Gaúcha hanno ricevuto lo status di Indicazione di Origine (IO) nel 2002 e solo dieci anni dopo, nel 2012, hanno visto il conferimento della Denominazione di Origine (DO) riferita alla Vale dos Vinhedos.
Attualmente, la Vale dos Vinhedos è l’unica DO del Brasile, ma esistono anche sette IO, quattro delle quali si trovano nella regione di Serra Gaúcha: Altos Montes, Farroupilha, Monte Belo e Pinto Bandeira.
C’è anche una quinta IO nel Rio Grande do Sul, acquisita il 5 maggio 2020 e che espande la tradizione vinicola a un bioma diverso: Campanha Gaúcha, nella Pampa.
Lo Stato di Santa Catarina completa l’elenco delle IO con Vales da Uva Goethe e Vinhos de Altitude de Santa Catarina. Un’ottava è in fase di strutturazione: si tratta per l’appunto della Vale do São Francisco.
Addentriamoci ora nelle aree vocate.
Da Porto Alegre inizia un itinerario che collega le zone rurali dei municipi di Bento Gonçalves, Farroupilha e Monte Belo do Sul: è, per l’appunto, la Serra Gaucha, chiamata anche “La Strada del Vino e dell’Uva”, lungo la quale è possibile visitare piccole proprietà rurali convertite in aziende vinicole Serra Gaúcha la zona più grande nella quale si produce vino in Brasile ed è situata ad una altitudine che consente di ottenere quasi le condizioni ideali per lo sviluppo delle vigne nonostante le frequenti piogge; conta cinque sottozone: Vale dos Vinhedos, Pinto Bandeira, Altos Montes, Farroupilha e Monte Belo.
Il terreno della Serra Gaúcha varia notevolmente e comprende depositi di suolo basaltico, granitico, argilloso e calcareo. Le varietà di uva sono sia rosse che bianche ed inoltre la regione è famosa per i suoi spumanti. Per quanto riguarda i vini bianchi è possibile degustare Chardonnay, Moscato, Prosecco, Malvasia e Riesling Italico mentre per i rossi l’offerta comprende Cabernets, Merlot, Pinot Nero, Teroldego, Tempranillo, Touriga Nacional e Alicante Bouschet.
Il cuore della strada del vino è la città di Bento Goncalves La città ospita due importanti scuole per la ricerca sul vino: l’Embrapa e e l’Escola Agrotécnica Federal Presidente Juscelino Kubitschek.
La città di Garibaldi (dal nome in omaggio a Giuseppe Garibaldi che combatté per l’indipendenza del territorio) porta con sé una singolarità.
Garibaldi infatti è nota per essere stata pioniera nell’elaborazione dello Spumante ed è conosciuta come la Capitale Brasiliana dello spumante. Da menzionare la Vinicola Peterlongo: l’unica azienda brasiliana autorizzata a utilizzare il termine Champagne sulle sue etichette, poiché segue gli standard della regione francese dell’omonima regione.
Spostiamoci ora a nordest del Brasile nella Vale do São Francisco che si caratterizza per essere la regione semiarida del Brasile.
La superficie destinata alla lavorazione dei vini pregiati è di circa 500 ettari. Questa regione ha un clima tropicale semiarido, unico in Brasile, e i vigneti vengono irrigati con l’acqua del fiume São Francisco. Nella maggior parte dei Paesi del mondo, il ciclo di una vite dura un anno, mentre nella Vale do São Francisco dura solo quattro mesi. Quindi è possibile produrre l’uva in tutti i mesi dell’anno e, nello stesso giorno a pochi metri di distanza, è possibile vedere i vigneti nelle varie fasi della vendemmia.
Vale do São Francisco produce i cosiddetti vini dei tropici, che data la provenienza si distinguono nel mondo vinicolo per identità e caratteristiche. Alla degustazione dei Grandi Vini del Brasile 2020, la regione è stata ampliamente premiata con due doppi ori e otto medaglie d’oro. Tra le varietà più famose ci sono i vini rossi Rio Sol Assinatura e Miolo Testardi Syrah.
Non vi è venuta voglia di partire alla volta del Brasile?
Very Wine Confidential. Very Food Confidential.