Il turismo enogastronomico vede nel nostro Paese una meta d’elezione. L’Italia è bella, si sa, ma è anche buona. Una bontà che a tavola ha pochi eguali nel mondo (anzi, ci piace pensare che non ne abbia affatto!).
Alcune zone lo hanno capito da tempo e sfruttano il proprio potenziale. L’Emilia e la Romagna, senza dubbio, la Toscana, assolutamente, e il Piemonte, che oltre nelle colline che hanno meritato il riconoscimento di Patrimonio dell’UNESCO, ospita nei mesi estivi anche una serie di eventi culturali.
Già, perché come se non bastassero la straordinaria offerta enogastronomica e l’incanto del paesaggio, queste zone si sono attrezzate per sfoggiare anche un appeal in altri settori, fra cui quello culturale e sportivo.
Le colline delle Langhe, Monferrato e Roero, un’area che abbraccia sezioni delle province di Cuneo, Asti e Alessandria, nei prossimi mesi saranno rese ancora più emozionanti dalle note di alcuni big della musica internazionale. A Barolo, infatti, ritorna Collisioni, un festival il cui palinsesto non delude mai. Il centro storico della piccola cittadina cuneese accoglierà artisti del calibro di Liam Gallagher (4 luglio), Carl Brave & Max Gazzè (5 luglio), Måneskin & Salmo (6 luglio) e Calcutta (13 luglio).
Per gli amanti del jazz, invece, la meta da segnare in agenda è Monforte d’Alba. Qui tra luglio e agosto si svolgerà MonfortinJazz, una rassegna che alterna blues, musica etnica e musica d’autore. Per l’edizione 2019, tra gli artisti confermati c’è Mario Biondi (3 agosto). Asti ospita invece la ventiquattresima edizione della manifestazione AstiMusica, nel corso della quale si esibiranno i Negrita (5 luglio), Donatella Rettore (6 luglio) ed Edoardo Bennato (12 luglio). Dal 30 giugno, inoltre, ci sarà il festival Monferrato On Stage, diffuso in 16 Comuni della provincia di Asti.
Iniziative piuttosto diverse tra loro e in grado di accontentare tutti i tipi di orecchie, insomma. La musica potrebbe così rendere ancora più gustoso – concedendoci una contaminazione di sensi – un calice di vino, che in queste zone non manca proprio.
Partendo dai rossi “nobili” che includono il Barolo e Barbaresco, si arriva a vini come la Barbera, che negli ultimi anni è oggetto di un’interessante campagna di rilancio che passa per etichette come quella delle Cantine Coppo. E c’è spazio anche per i bianchi che in Piemonte includono l’Arneis e il Roero, le bollicine dolci dell’Asti e quelle dell’Alta Langa docg, che nella vendemmia 2018 è arrivata a un milione e 300mila bottiglie (se non l’avete mai provata, occorre rimediare).
E se il giorno dopo una serata segnata da qualche bicchiere di troppo (se e solo se non guidate!), voleste spazzare via qualche piccolo senso di colpa, queste colline vi offrono qualche occasione di “wine washing”. L’8 e 9 giugno, in particolare, ci sarà il Festival del Turismo Lento in Alta Langa, due giorni rivolti agli appassionati degli sport all’aria aperta. Si potranno sperimentare discipline sportive come trekking, MTB (anche in versione elettrica), percorsi a cavallo, free ride, nordic walking, assistiti da istruttori qualificati. L’Alta Langa offre una quinta ideale per questo tipo di attività, grazie alle sue colline costellate da noccioleti e fitti boschi, un luogo imperdibile per gli amanti della natura incontaminata.
Il 22 giugno è poi il giorno del party. Quale? Quello per celebrare il quinto anniversario della nomina dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato a Patrimonio UNESCO. La location prescelta è il Castello di Grinzane. Questa festa è solo uno degli appuntamenti della Settimana Unesco, in programma dal 17 al 23 giugno 2019: sette giorni di eventi diffusi nelle province di Cuneo, Asti e Alessandria per celebrare l’arte, il gusto e la musica queste zone fiabesche.
Fra le colline di quest’area anche l’arte è sempre stata di casa. Basta nominare a questo proposito la famiglia Ceretto, il Relais San Maurizio di Santo Stefano Belbo (che ospita diverse temporanee in uno dei suoi spazi) e la preziosissima Fondazione Ferrero.
Fra un crinale e l’altro è poi possibile scorgere le panchine giganti di Chris Bangle, parte del Big Bench Community Project. Per citarne solo una fra le tante, potremmo indicare quella che sorge nei pressi di Cascina Castlet, dove potrete provare, fra i molti vini, uno squisito Moscato Passito d.o.c.che riconoscerete dalla distintiva bottiglia con una mano dorata serigrafata.
Nel Roero, infine, a partire da ottobre si potranno scoprire le opere che derivano dal progetto Creativamente Roero. Il bosco è il tema su cui hanno dovuto riflettere gli artisti coinvolti, fra cui Sabrina Oppo, Johannes Pfeiffer, Gian Luca Favetto ed Emiliano Bronzino. Ognuno di loro, dopo una residenza artistica, svelerà la propria opera in un evento previsto per il 13 ottobre.
Very Wine Confidential!