FONDAZIONE COTARELLA: Tante iniziative in occasione della giornata nazionale del fiocchetto lilla

Numerosi gli appuntamenti organizzati da Fondazione Cotarella nel mese di marzo, dal convegno sui DCA in collaborazione con l’Università di Roma Tor Vergata, al laboratorio di cucina a Napoli ed al calendario di aperitivi “L’ora del Tellus” a supporto delle attività della Fondazione stessa e delle associazioni Animenta e Mi Nutro di Vita

Oggi, 15 marzo si celebra la Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, con l’obiettivo di richiamare l’attenzione sui Disturbi del Comportamento Alimentare, sulle strategie e le azioni da mettere in campo per prevenire il fenomeno, di cui si parla ancora troppo poco, e per supportare i pazienti e le loro famiglie. Un momento di riflessione, dunque, ma anche di confronto e di presa di coscienza che si rende ancora più necessario nel post pandemia, e che deve coinvolgere soggetti diversi a ogni livello, dalla famiglia alla scuola, dalle istituzioni agli operatori sanitari, alle aziende.

Si tratta, infatti, di un fenomeno che ha dimensioni crescenti. I dati parlano chiaro: oltre 3,5 milioni di persone affette in Italia, di cui il 70% in età adolescenziale e pre-adolescenziale (dati Società Italiana per lo Studio dei Disturbi del Comportamento Alimentare), con un aumento del 40% nel periodo pandemico e un abbassamento dell’età di sviluppo della malattia a 8 anni. In aumento anche le richieste di aiuto, incrementare del 30% dopo la pandemia, secondo i dati del Ministero della Salute, che evidenzia anche come, tra le cause di ricovero, la principale risulti essere l’anoressia nervosa, che peraltro, secondo altri studi, compare come la seconda causa di morte tra i giovani dopo gli incidenti stradali.

Di fronte a dati così impressionanti non possiamo far finta di niente. Al contrario, ciascuno di noi è chiamato a fare la sua parte. – spiegano Dominga, Enrica e Marta Cotarella, insieme al Direttore della Fondazione Cotarella, Ruggero Parrotto Non dimentichiamo che i DCA colpiscono in maggior parte i nostri ragazzi, che rappresentano il futuro della nostra società. Oggi, la responsabilità di noi adulti – che si tratti dei genitori, degli insegnanti, della politica e delle istituzioni, degli operatori sanitari o di quelli economici a tutti i livelli- è quella di dare a questi giovani la possibilità di crescere sani, di avere le medesime opportunità di sviluppo della propria personalità dei loro coetanei, di vivere bene con se stessi.”

Con questo obiettivo, Fondazione Cotarella già lo scorso 2 marzo ha organizzato una serata di beneficienza finalizzata alla raccolta fondi per la realizzazione di progetti dedicati ai ragazzi che escono da un percorso di recupero per disturbi del comportamento alimentare presso il centro residenziale di Pesano, nelle colline umbre al confine con il Lazio

Sono molti coloro che hanno sostenuto e stanno sostenendo l’attività di Fondazione Cotarella  – hanno detto ancora le Sorelle Cotarella a cui vogliamo rinnovare il nostro grazie per il supporto che danno alla Fondazione, ma soprattutto ai ragazzi di cui ci prendiamo cura.

Un ringraziamento speciale va alle aziende vinicole Barollo, Castello di Volpaia, Codice Vino, Decugnano dei Barbi, Di Majo Norante, Donna Chiara, Famiglia Cotarella, Galardi, La Madeleine, La Poderina, Le Macioche, Leone De Castris, Marchesi Antinori, Montevetrano, Morgante, Tenuta Il Palagio, Divinus, Valle Isarco, Villa Acquaviva, Villa Matilde, Tenuta Moraia, Piccini 1882, Terra dei re e Cantine due palme, che hanno messo a disposizione i prestigiosi vini dell’asta silenziosa, ai partner della serata, Identità Golose, gli chef Andrea Aprea, Davide Oldani, Enrico e Roberto Cerea e Guido Paternollo, Tony Sasa (Enoteca Pontevecchio), Francesco Crudele (Gold International Group), Andrea Delfini (Nero Lifestyle), Elena Alberti (Penske Italia), Tomaso Trussardi, Alec Ross, l’ Ospedale San Raffaele, Banca intesa San Paolo, Luca Brambilla (ACS Accademia Comunicazione Strategica) e Intrecci Accademia di Alta Formazione di Sala.

Proprio oggi, 15 marzo, un incontro sul tema organizzato dall’Università degli Studi Tor Vergata, Fondazione PTV Policlinico Tor Vergata e Fondazione Cotarella si è focalizzato sui disturbi del comportamento alimentare con particolare riferimento alle criticità post Covid. L’incontro è anche occasione per presentare il progetto del call center dedicato all’ascolto e all’orientamento dei giovani con DCA. Vi prenderanno parte, tra gli altri, Giuseppe Quintavalle, Direttore Generale, Policlinico Tor Vergata, Nathan Levialdi Ghiron, Rettore Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Alberto Siracusano, Direttore Dipartimento Benessere della Salute Mentale, Antonino De Lorenzo, Direttore Nutrizione Clinica, Massimo Federici, Direttore Dipartimento Medicina dei Sistemi, UTV, Luigi Mazzone, Responsabile UOSD Neuropsichiatria Infantile, e Ruggero Parrotto, Direttore Generale Fondazione Cotarella (Facoltà di Medicina e Chirurgia Università di Roma Tor Vergata, ore 10,30).

Sempre questa sera, in collaborazione con Animenta, è prevista una cena di solidarietà al Ristorante Nativa a Roma, che vedrà protagonista la giovane chef Irene Volpe.

Da lunedì 13 a lunedì 20 marzo al via L’Ora del Tellus, calendario di aperitivi solidali, pensati per incontrarsi, fare rete, conoscersi, scambiare pensieri e opinioni in un clima informale, sul tema dei DCA. Tra gli appuntamenti in calendario Mercoledì 15 marzo alle 18,30 a Orvieto, presso il ristorante Febo e lunedì 20 marzo alle 18,00 all’Enoteca Belledonne a Napoli. Tellus è il nome del vino, un Syrah 2020 brandizzato con il Fiocchetto Lilla, che Famiglia Cotarella ha voluto dedicare al sostegno delle attività contro i Disturbi del Comportamento Alimentare della Fondazione Cotarella e delle associazioni Animenta e Mi Nutro di Vita che si occupano di informazione, prevenzione e sensibilizzazione su questi temi.

A chiudere il calendario di eventi organizzati da Fondazione Cotarella sarà, il 25 marzo a Montefiascone, il convegno “I disturbi dell’alimentazione nell’attuale scenario post-pandemico: caratteristiche cliniche, livelli di trattamento e ruolo di famiglia, scuola e società”, a cui prenderanno parte, insieme al Sindaco della cittadina laziale, Giulia De Santis, Dominga Cotarella, Presidente della omonima Fondazione, gli esperti Daniele Cimarello e Raffaele Garinella, Medici Psichiatri, e Davide Di Vitantonio, Psicologo e Psicoterapeuta. L’appuntamento è alla Rocca dei Papi (Sala Innocenzi) alle 14,30.

Fondazione Cotarella, inoltre, parteciperà con propri rappresentanti a importanti momenti di confronto tra esperti, in calendario nella settimana, a partire da domenica 12 marzo, nel corso dell’incontro “A metà: cosa si prova con un disturbo alimentare”, organizzato da Veronica Torricelli, psicologa e psicoterapeuta, fondatrice dell’associazione NutriMente, in collaborazione con la Città di Grottaferrata (Biblioteca comunale di Grottaferrata, Bruno Martellotta, ore 11,00).

Infine, sabato 18 marzo, Fondazione Cotarella parteciperà a Binario 15, l’incontro di informazione, condivisione e confronto organizzato dall’Associazione Animenta per ricordare a chi affronta un disturbo alimentare e a chi gli è vicino che non si è soli e che si può sempre ricominciare (Binario F Roma, a partire dalle ore 16).

A testimoniare l’impegno della Famiglia Cotarella a favore delle donne, Dominga Cotarella, Ceo dell’azienda, già premiata nei giorni scorsi con il riconoscimento Future Female per l’impegno a favore delle donne con disabilità, entrerà a far parte del comitato di Women for Women, il fondo che si occupa di contribuire al miglioramento delle condizioni delle donne. aiutandole ad entrare, o reinserirsi, nella società e nel mondo del lavoro dopo episodi di violenza fisica, psicologica o economica. Il fondo Women for Women ha scelto, per il suo primo anno, di finanziare interamente il progetto Spazio Donna WeWorld nella città di Brescia, avviato nel 2021, un luogo di accoglienza e aggregazione, in cui le donne vittime di violenza, isolamento o marginalità sociale possono trovare un supporto specializzato. I diretti beneficiari saranno circa 150 donne in condizioni di fragilità o vittime di violenza insieme ai loro figli e figlie – 50 bambini/e – che spesso hanno subito abusi o hanno assistito a episodi di violenza. Tutte le attività finanziate, individuali e di gruppo, saranno dirette a migliorare il benessere psicofisico delle donne, accrescere le competenze socio- relazionali e favorire l’inserimento lavorativo.

Fondazione Cotarella nasce per promuovere e sostenere stili di vita, abitudini, studi e cure improntate a un’alimentazione sana ed equilibrata e in sintonia con la Natura e si occupa di numerose straordinarie iniziative, alcune già in corso, altre che prenderanno corpo e anima grazie all’impegno dei promotori e alla fiducia dei sostenitori:

  • Laboratori esperienziali: Attività di produzione e creazione di piatti e ricette idonee a esaltare le qualità delle materie prime e le implicazioni di un uso più o meno corretto del cibo e di tutte le modalità di preparazione;
  • Sostegno all’ambiente: Interventi e servizi finalizzati alla salvaguardia e al miglioramento delle condizioni dell’ambiente e all’utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali;
  • Attività culturali, artistiche o ricreative: Organizzazione e gestione di eventi di carattere culturale, artistico o ricreativo di interesse sociale;
  • Agricoltura sociale: Iniziative di recupero della valenza sociale dell’attività agricola. Uso terapeutico delle attività presenti in un’azienda agricola condotte secondo criteri di responsabilità etica e sostenibilità ambientale;
  • Ricerca scientifica: Promozione di studi di particolare interesse sociale per sviluppare progetti e attività di cura e sensibilizzazione, in collaborazione con Università, Istituzioni ospedaliere, mondo della scuola, associazioni e imprese.

Non è un caso che una decisione cosi forte come quella di creare una Fondazione sia stata presa da tre donne, che hanno sempre avuto un ruolo decisivo nella storia dell’umanità, garantendone la continuità, la “continua procreazione”. Dominga, Marta ed Enrica Cotarella, insieme a Ruggero Parrotto, sono l’anima e il corpo di Fondazione Cotarella.

Fondazione Cotarella nasce da un’accordo di cooperazione con Famiglia Cotarella, una storia fatta di tre generazioni nel mondo del vino.  Famiglia Cotarella sono le persone che danno origine ad ogni progetto con grande passione e profonda dedizione. 

Al centro di tutto il forte legame fra Dominga, Marta ed Enrica Cotarella: intreccio, connessione, capacità di tenere insieme ed unite le persone. 

Questo è il DNA di Famiglia Cotarella, arricchito dalla curiosità e dal coraggio di affacciarci verso nuovi orizzonti ed entusiasmanti sfide; un proiettarsi costantemente verso il futuro, senza mai dimenticare la terra d’origine. 

Famiglia Cotarella è un marchio giovane, ma al contempo storico, che ha alle sue spalle decenni di esperienza e di tradizione nel campo vitivinicolo. Un brand che raccoglie sotto di sé il meglio della produzione e tutte le competenze sviluppate ed acquisite nel corso degli anni: partendo da Falesco ed arrivando a Cotarella, passando per Le Macioche, Tenuta nel cuore del Brunello di Montalcino, e Liaison, per chiudere il cerchio con Intrecci: Scuola di Alta Formazione di Sala. 

L’Azienda è stata fondata nel 1979 a Montefiascone dai fratelli Riccardo e Renzo Cotarella: due enologi, profondamente radicati in questa terra a cavallo tra Lazio e Umbria, che nel corso degli anni hanno ricoperto importanti cariche nel settore del vino, ottenendo significativi riconoscimenti. Riccardo Cotarella, Presidente ed Enologo di Falesco, è attualmente Presidente e Direttore della Riccardo Cotarella Winemaking Consultancy, Professore di Viticoltura ed Enologia all’Università di Viterbo, consulente per oltre 80 cantine in Italia e nel Mondo, Presidente di Assoenologi Italia, Union Internationale des OEnologues ed è stato Presidente del Comitato Scientifico per l’allestimento del Padiglione VINO – A Taste of Italy ad EXPO Milano 2015. 

Per ulteriori informazioni: info@fondazionecotarella.com

Very Wine confidential. Very Food Confidential.

Sara Grosso
Ho studiato Ingegneria Gestionale e lavoro in ambito bancario, ma la mia grande passione per il vino mi ha portato a diplomarmi nel 2013 come Sommelier e ad approfondire sempre più questo bellissimo mondo diventando Wine Informer. Curiosa per natura, adoro leggere e sono autrice di un podcast intitolato “Storie di Coraggio”, dove parlo di libri che mi hanno lasciato il segno. Quando leggo, mi fa sempre compagnia un buon calice di vino, così ho pensato di proporre nei miei canali social, un pairing diverso dal solito, abbinando ad ogni libro il perfetto vino.

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